Ubuntu 11.10 e i “repository” che ci abbandonano!

Personalmente utilizzo da molti anni la “distro 11.10 di Ubuntu” che non ha nulla da invidiare, se ben settata, al più che validissimo “Windows xp sp3”. La velocità e la potenza di questa distro di Ubunto sono di gran lunga superiori a quelle di Xp e consentono a processori “datati” di fare autentiche “magie”. Purtroppo i “repository” (servers che ospitano i pacchetti debian con estensione .deb o tar.bz2 convertibili in .deb che girano su Ubuntu) stanno chiudendo (Medibuntu, ad esempio, che in passato era utilizzato per aggiungere il supporto alla riproduzione di alcuni file multimediali che non potevano essere inseriti nei repository di Ubuntu per motivi legali è stato già chiuso) e anche il supporto al sistema operativo di questa versione ci ha abbandonato da circa un annetto! Inoltre se non si disabilitano i repositori in questione si potrebbero anche veriifcare dei danni al s.o. Ad esempio,  potrebbe accadere che il “sudo apt-get update” da terminale non riesca più a fare il suo lavoro, l’update appunto, e che il “software center” non sia in grado di fare i relativi downloads! Inoltre nel tentativo di capire cosa sta succedendo si potrebbe eccedere nell’utilizzo di certi comandi da terminale che potrebbero accentuare invece che lenire il problema. Non che “Xp” vada meglio dato che dall’ 8 aprile 2014, parimenti, il supporto e gli aggiornamenti per lui non sono più disponibili da parte di “Microsoft”. Che dire se non che, personalmente, mi trovo ancora oggi benissimo con questi due sistemi operativi e che, a mio modesto parere, non sento necessità alcuna di migrare verso i vari 7,8 e i futuribili 9,10,11,12 che considero mangiatori famelici di risorse di sitema e che ben poco si conciliano con il motto del mio ex professore di matematica: “Ottenere il massimo con il minimo sforzo” o, parimenti, “risolvere il problema con il minor numero di passaggi e con la massima semplicità”.  Purtroppo vale sempre anche l’altro detto: “Ubi maior, minor cessat!”. Leggo su internet che la traduzione di questa famosta frase latina diverrebbe (lo preferisco a “diventerebbe”): “Where there is the major, the minor is neglected”. Io invece la traduco con un concreto: “The stronger eats the weaker!” e in assoluto: “The strongest eats the weakest”. Grazie ex prof.

Una risposta a “Ubuntu 11.10 e i “repository” che ci abbandonano!”

  1. Moderatore…..fabriziomax: nella sezione freeware del mio sito nel sottocampo Linux/Ubuntu 11.10 all’indirizzo http://fabriziomax.jimdo.com/freeware/linux-ubuntu-11-10/ trovare la soluzione con riferimento a questa specifica versione di Ubuntu….credo funzioni anche per le successive ma io l’ho testata specificamente solo sul mio s.o. che appunto è e rimarrà a lungo la versione 11.10, che funziona perfettamente…molto più stabile di di xp sp3!

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